Gita a sciare Selve 8-10/02/08

Alle ore 3.15 si presentano in viale Romolo Gessi i primi che partiranno per la dolce montagna: Faffa, Betty, Cece e Vigio grande e piccolo (con la madre un po’ arrabbiata). Ci si sistema in Ulisse e si parte. Andiamo a prendere Fregi e siamo al completo. Dopo la tappa obbligata a Duino per caffe, coca cola e srtronzatine, l’autostrada si apre alla divorante furia della nostra Ulisse. Qualcuno ascolta musica, qualcun’ altro gioca a tre sette (qualcuno vince qualcuno perde), qualcuno non fa niente e qualcuno guida.

Dopo avere giocato al gioco dei film, gioco che Betty adora, e dopo un po’ di nausea arriviamo a casa Vigini. Apprendiamo con dolore che Michele Azzano è stato multato in costiera nonostante tutti conoscano la sua guida tranquilla. Mah…
Abbiamo tutti tanta tanta fame, ma bisogna aspettare l’altra auto nella quale quattro nostri compagni (Franci, Jo, Clacla e Az) ballonzolano a suon di “musica” tecno.

Al loro arrivo mangiamo una buonissima pasta al pomodoro from Eurospin, un po’ di salame e le patatine della salute. Poi iniziamo la veglia proposta da Fregi sull’immigrazione: il nostro futuro re ha sempre dimostrato parecchio interesse per l’argomento. Tutti apprezzano i dati da lui portati anche se ci interroghiamo ancora su come si faccia a ottenere il permesso di soggiorno. Mi sembra che la nostra compagnia si stia spostando un po’ a destra…boh…mai dire comunque “non sono razzista”, purtoppo o per fortuna, e dipende da noi, tutti lo siamo.

Qualcuno va a nanna, qualcuno beve sambuca e si strafoga di pettegolezzi, alla fine il silenzio regna sovrano sulla notte dei nostri dieci eroi (più uno, nabru è nei cuori di tutti, è inutile negarlo). Solo salturiamente la quiete viene spezzata da un indefinibile e agghiacciante rumore….coughhhhahhhhccc: è il verso di Jo che si prepara alle grandi imprese del giorno seguente.

Ci svegliamo forse troppo presto, facciamo colazione e ci prepariamo. Clacla sembra il protagonista di “Vacanze di Natale” anni ’80, Frafra osa con un bel giubbotto arancione e sciarpa fuxia, Betty non lascia mai il suo diabolico sciarpone, Papà Vaigio è bellissimo e morbido anche quando scia, a Fregi dona come esce la criniera dalla mascherina, Jo è piuttosto tecnico e piuttosto voglioso di sciare, Cece è stra-tecnico e ha una bellissima giacca verde, Az è pazzo uguale e Loly è Brad sulla neve. Mi sono fin troppo dilungata: eccoci sulla pista da sci.

Su e giù, qua e la…iniziamo a sciare ognuno con il suo stile, Nabru è nei nostri cuori, ma anche Sakka che soffre per i denti del giudizio, e anche Paola (soprattutto in quello di Betty che la ringrazia per gli sci), e vabbè anche Sara e Giulio che però non avevano delle scuse soddisfacenti per non venire.
Incredibile ma vero: la nostra scordinata iguana dimostra un’esagerata padronanza di movimento sugli sci. Da elogiare anche la bravura di Cece sia a sciare che a saltare e il coraggio dei suoi epigoni. Notevole anche lo stile di Fregi sugli scietti e quello di Az, migliorato di molto rispetto alle precedenti volte.
Clacla viene ribattezzato con qualsiasi nome di donna frigida e forse vittima di una menopausa precoce: Linette, Dorothy, Tiffany, Claire…
Betty cade su una lastra di ghiaccio, ma è salva, cade Vigio e accusa un dolore alla spalla, o povero nostro vecchio Vigio! Gli uomini giovani vanno allo Snow Park per un po’, Linette no perché non è uomo e nemmeno giovane. Ci fermiamo a mangiare panini e patatine e poi ricominciamo a sciare.
Betty e Vigio cantano in seggiovia. Betty si schianta contro un bambino per la paura di avere perso gli occhiali istillatale dal demonio. Cos’altro….mi sembra che ogni tanto cada anche Fregi, ma è giustificato dall’instabilità degli scietti.
Vigio non si sente molto bene e si decide di smettere di sciare un po’ prima del termine.


Ritorniamo a casa. Linette si dedica alla “Cosa più sacra dello sci”, Vigio, Betty e Fregi si fanno la doccia (uno alla volta). Qualcuno vorrebbe andare sui go-cart, ma Az non ha voglia di usare l’auto, qualcuno vorrebbe sciare in notturna, qualcun’ altro no. Alla fine discutiamo animatamente, ma non credo inutilmente: da un parte Jo con il suo nuovo fan-club (Vigio piccolo e Fregi), dall’altra Francy, Betty e forse Vigio grande. Alla fine il fan-club di Jo più qualcun’ altro va a farsi un giro, mentre Francy, Betty, Cece, Tiffany e Papà Vaigio malato rimangono a poltrire e, nel caso di Tiffany e Francy, a provare le ebbrezze dell’amore saffico. Betty massaggia la spalla di Vigio con dedizione e impegno.

Ceniamo allo stesso modo della sera precedente. Si parla di telefilm: Az e Betty si sentono un po’esclusi.
Iniziamo una veglia che si concluderà con la partenza del nostro povero malato Vigio. Discutiamo sulle nostre carte di compagnia prodotte da varie ronde la riunione precedente. Spiccano per originalità i punti della ronda capitanata da Nabru che è sempre inesorabilmente nei nostri cuori e anche nel cervello nel caso del Gemello del Destino.
Vigio fa la partenza vera e propria, ma tutti sanno che ritornerà come nostro unico e meraviglioso Vice.
Qualcuno va a dormire, qualcuno gioca a Risiko e poi anche quella notte cala un silenzio ristoratore per in nostri aitanti eroi.

La mattina ci svegliamo ad un orario un po’ più umano, colazioniamo, ci vestiamo e via noi.
Ssssccc….sssssccc….sccccssss. Ci divertiamo tanto, ma c’è qualcuno che è venuto meno durante la notte: Vigio non ce l’ha fatta. Nonostante la buona volontà, infatti, la spalla dolorante l’ha costretto ad un forzato riposo a base di patatine, birra, Julia e nanna. Ci tiene aggiornati nel corso della mattinata sulla sua lotta con il divano dalla quale uscirà vittorioso.

Si sospetta dell’insospettabile Stephanie per la fantomatica autocancellazione delle foto della macchina di Jo. Sembra che la stessa Giovanna abbia battuto Cece in velocità. Ci fermiamo un po’ verso l’ora di pranzo e poi ripartiamo.
Stanchi del clima elettorale che si respira in Italia, proclamiamo all’unanimità il nostro re, voluto da Dio. Odiamo la democrazia, amiamo il nostro re Fregi. Lui decide ogni percorso e la vita e la morte dei suoi sudditi. Az cade perché andava tanto veloce e perde entrambi gli sci: io, però, sospetterei delle capacità telecinetiche del nostro re.
Anche questa splendida giornata di sole finisce e, nostante tutti avessero ancora voglia di sciare, siamo costretti ad andare.

Ritroviamo il nostro Vigio, essere a metà fra Homer e Buddha, puliamo tutto in velocità.
In men che non si dica la super vacanza della compagnia Ashram è finita. C’è chi ritornerà a studiare, chi a lavorare, i più sfortunati e sfruttati dalla società torneranno a scuola.
Una lunga coda nei pressi di Longarone ci costringe ad un’ora circa di ritardo, ma alla fine giungiamo stanchi e affamati nella città più bella del mondo. Siamo un po’ tristi, ma tanto soddisfatti dei due giorni passati insieme a sciare.
Spero che tutti si siano divertiti come mi son divertita io. Commentare è obbligatorio! E integrate se volete. A giovedì prossimo! Ciao ciao
Betty